Entro il 30 settembre le aziende con più di 50 dipendenti dovranno redigere e comunicare il rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile previsto dal Codice delle pari opportunità.
In caso di mancato invio, vengono previste non solo specifiche sanzioni pecuniarie fino ad un massimo di 512 euro, ma anche la sospensione da determinati benefici contributivi.
Il rapporto va compilato e inviato tramite il portale Servizi Lavoro del Ministero.
Per accedervi, le imprese dovranno disporre di Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o Cie (Carta d’identità elettronica) del legale rappresentate o di un altro soggetto abilitato.
Il termine del 30 settembre è stato concesso in fase di prima applicazione delle nuove modalità di trasmissione del report.
Dal 2022-2023 in poi, il termine di trasmissione cadrà invece il 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio.
Nei casi in cui l’inottemperanza si protraesse per più di un anno, potrà essere disposta anche la sospensione per 12 mesi dei benefici contributivi che eventualmente spettino all’azienda.
Qualora infine l’Ispettorato nazionale del lavoro evidenziasse rapporti mendaci o incompleti, potranno essere comminate sanzioni amministrative pecuniarie fino anche a 5.000 euro.
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