NUOVE STRINGENTI NORMATIVE - LEGNO/ARREDO

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UNITAL - CONFAPI CONLEGNO MILANO

NUOVE STRINGENTI NORMATIVE

 

LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO FITOSANITARIO ASSOCIATO ALLE ESPORTAZIONI STANDARD ISPM N. 15 E PROTOCOLLI AGGIUNTIVI:

la globalizzazione dei mercati ha portato all’intensificarsi degli scambi commerciali fra i vari Paesi ed alla necessità di porre maggiore attenzione agli aspetti fitosanitari sia dei materiali da imballaggio in legno che dei containers e mezzi di trasporto che rappresentano un canale di diffusione di organismi nocivi e possono pertanto determinare il respingimento della merce presso i punti di entrata dei Paesi importatori, con conseguenti danni economici per gli operatori.

  • Tutti gli imballaggi in legno a marchio IPPC/FAO - FITOK devono essere sottoposti a trattamenti specifici previsti dallo Standard ISPM n.15 per garantire una notevole riduzione del rischio di veicolazione di organismi da quarantena. In molti casi, però, le intercettazioni sono dovute al rilevamento di organismi nocivi contaminanti, ovvero organismi che non sono direttamente ricollegabili al bene oggetto di esportazione nè agli imballaggi in legno usati per la movimentazione, ma bensì ad una mancata applicazione di procedure e buone prassi fitosanitarie;
  • l’Area Tecnica FITOK di Conlegno conosce la normativa ISPM n.15 e la sua applicazione in alcuni paesi come Brasile, Stati Uniti e Canada. Verranno analizzate le principali cause di contestazione e le procedure da mettere in atto per una riduzione efficace del rischio, le buone prassi fitosanitarie per la gestione degli imballi e dei container, con la spiegazione di protocolli di trattamento aggiuntivi che le aziende esportatrici dovrebbero adottare per una concreta mitigazione del rischio fitosanitario;
  • Tutte le imprese che hanno mercati importanti nelle esportazioni extra - UE non possono che essere interessate a capire come evitare problemi a destino con piccoli accorgimenti che evitano danni economici spesso elevati.

Il pallet e l’imballaggio di legno a Marchio IPPC/FAO - FITOK sono solo il primo anello della catena della logistica per esportare il Made in Italy. Troppo spesso, infatti, l’ultimo miglio della logistica fa errori che compromettono il corretto trasporto in esportazione dei prodotti made in Italy. Per esempio insetti autostoppisti (come le lumache) che salgono prima della spedizione sulla merce, container non puliti di una spedizione precedente, pagliolo/fardaggio non marchiato per fissare meglio la merce COMPORTANO anche il rientro della merce con costi molto elevati per l’impresa.

 

Fonte: Unital Confapi

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