La super-deduzione è pari al 120% per tutte le nuove assunzioni stabili e al 130% per alcune categorie di lavoratori “molto svantaggiati” secondo la normativa europea.
Questi includono persone con disabilità, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, donne con almeno due figli minori, giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile, e ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione. Nello specifico:
Il bonus scatta per le assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato, con contratto in essere al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023:
se il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato alla fine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 è superiore al numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel periodo d’imposta precedente.
Per determinare l’aumento occupazionale che dà diritto alla deduzione, si deve riferimento a un anno intero. Lo ha chiarito a inizio anno il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, presentando il nuovo strumento fiscale volto a incentivare l’occupazione stabile.
Ad esempio, se nel 2023 ci sono 100 dipendenti, e nel 2024 si incrementa il numero di dipendenti a tempo indeterminato di 30 unità, su queste 30 unità si considererà il costo del lavoro con una maggiorazione del 20 o del 30 per cento.
La super-deduzione è riservata a titolari di reddito d’impresa, imprese individuali (comprese le familiari e coniugali), società di persone, autonomi esercenti arti e professioni. Questi soggetti devono aver esercitato l’attività nel periodo d’imposta 2023 per almeno 365 giorni e le assunzioni devono comportare un aumento della base occupazionale rispetto all’anno precedente.
Fonte: PMI.it
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